Report incontro nazionale campagna CDP 10 maggio
All’incontro erano presenti i gruppi territoriali di Torino, Verona, Forlì, Grosseto, Termoli/Pescara, Roma; Ri-Maflow di Milano, Re-Common, Attac Italia, Confederazione Cobas e il Comune di Corchiano (VT)
Non hanno potuto partecipare i gruppi territoriali di Venezia, Bologna ( che ha inoltrato un documento) e Firenze.
La prima parte dell’incontro è stata dedicata ad un confronto fra esperienze completamente differenti –da una parte l’esperienza della fabbrica recuperata Ri-Maflow, dall’altra il Comune di Corchiano (Vt) come rappresentante degli enti locali- ma con l’elemento comune della rivendicazione di un diverso profilo di Cassa Depositi e Prestiti.
La seconda parte dell’incontro è stata dedicata all’organizzazione e alle scadenze della campagna.
In questo senso due sono i focus che sono stato affrontati :
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quali obiettivi e scadenze dare alla campagna
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quali forme di organizzazione dare alla stessa
Per quanto riguarda gli obiettivi e le scadenze, la discussione ha portato alle seguenti decisioni :
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confermato l’obiettivo della presentazione di una legge d’iniziativa popolare per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti, con avvio della raccolta firme a partire da gennaio 2015;
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in questo senso, il secondo semestre 2014 deve essere utilizzato come terreno di preparazione in tutti i territori; l’idea è di far sfociare questo periodo di preparazione in una carovana/staffetta in tutti i territori dove sono aperte rivendicazioni e/o conflittualità con Cassa Depositi e Prestiti, che si tenga nella seconda metà di novembre e che porti a fine novembre ad un’assemblea nazionale;
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lancio organizzato della campagna in riferimento agli enti locali con l’obiettivo di “100 delibere in 100 Comuni” entro fine novembre, per poi organizzare –assieme all’assemblea nazionale delle realtà territoriali- un incontro nazionale degli enti locali che hanno approvato le delibere, da cui esca una carta d’intenti degli enti locali verso Cdp.
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per quanto riguarda il contrasto alla privatizzazione di Poste Italiane, si è deciso di promuovere giornate di mobilitazione territoriale coordinate a livello nazionale
Per quanto riguarda le forme di organizzazione della campagna, si è condivisa la necessità di costituire un coordinamento nazionale operativo, che sia composto da una persona per realtà territoriale e7o esperienza. Il coordinamento nazionale operativo verrà costituito a breve e si riunirà tendenzialmente via skype. Il mandato ricevuto dall’incontro è quello di una prima riunione in cui affrontare :
a) la sistemazione dei materiali e la comunicazione della campagna;
b) come trovare le risorse per poter disporre di una persona a tempo parziale con ruolo di segreteria operativa;
c) mettere a punto la legge d’iniziativa popolare, la cui bozza è stata da tempo approntata