Non dimenticare la tragedia greca
Pochi mesi dopo la capitolazione di Tsipras di fronte al ricatto delle istituzioni europee, salutata come un “grande atto di realismo”, tanto più dopo che il suo ricatto (“votatemi o tornano i vecchi politici”) e i tempi strettissimi imposti per la verifica elettorale sono stati sufficienti per mettere fuori dal Parlamento tutti coloro che avevano dubitato della sua scelta. Ma subito dopo la sua vittoria di Pirro, i suoi ammiratori italiani ed europei hanno taciuto, per non dove riammettere che quella scelta aggravava le condizioni della popolazione greca, e rappresentava una minaccia per ogni tentativo di cambiamento e di opposizione al capitalismo.
Noi continueremo a informare sulla situazione greca, dando voce a chi non ha voluto rinunciare alle sueidee. Questi due testi tradotti da Gigi Viglino hanno qualche settimana, sono slittati per le note vicende del cyber attacco al mio sito, ma sono purtroppo sempre attuali e vanno fatti circolare e sbattuti in faccia a tutti quelli che avevano usato il nome di Tsipras e di Syriza perché erano affascinati dalla crescitavertiginosa dei consensi elettorali, ma senza mai accennare alla differenza tra quell’esperienza e la sinistraitaliana: Syriza era cresciuta per anni grazie alla sua coerenza, e al rifiuto di alleanze di qualsiasi tipo e aqualunque livello con partiti “socialisti” come il Pasok. Non riflettere sulla svolta di Tsipras, significapreparare nuove sconfitte.
(a.m.23/1/16)
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1- Intervista di D. Stratoulis «Il governo mette in pratica un nuovo saccheggiodelle pensioni»
Dimitris Stratoulis
1- In quale misura il progetto governativo di riforma delle pensioni si avvicina a tutto quello cheSyriza sosteneva sull’assicurazione sociale nel primo periodo di governo, quando Lei era segretariodi Stato alla Sicurezza Sociale?
La proposta governativa sulle pensioni è agli antipodi delle dichiarazioni programmatiche del governo diallora: le riduzioni delle pensioni dovevano cessare, le entrate dell’assicurazione sociale dovevanoaumentare, il suo carattere pubblico, universale, ridistributivo e solidale doveva essere ristabilito. L’attualegoverno Syriza-Anel non realizza più questi impegni che aveva assunto davanti al popolo, ma quelli delterzo memorandum, per nuove riduzioni che fanno a pezzi le pensioni principali, le pensionicomplementari e altri diritti degli assicurati sociali.
In quanto ministro responsabile, avevo allora presentato 96 modifiche di legge, adottate dal parlamento,che annullavano un grande numero di ingiustizie verso gli assicurati sociali contenute nei memorandum. Ma in seguito, il governo Syriza-ANEL si è impegnato nel terzo memorandum ad annullarle. Dopo leelezioni, 14 di queste sono già state annullate e altre seguiranno.
2- In fin dei conti, l’amputazione dei diritti dei pensionati è l’unica via di salvaguardia delle pensionicompromesse?
Il governo compie un nuovo saccheggio delle pensioni, non per salvarle, poiché non si può ottenereniente del genere in questo modo, come hanno dimostrato le 11 precedenti riduzioni, ma per applicareciò a cui si è impegnato con il terzo memorandum: togliere 1,8 miliardi di euro dalle tasche dei pensionati,già impoveriti, per offrirli ai creditori del paese.
I problemi dell’Assicurazione sociale non derivano dalle sue spese elevate – poiché le pensioni sonodiminuite dal 30 al 50% durante gli anni dei memorandum – sono dovuti alla diminuzione delle sueentrate, a causa delle politiche di austerità memorandaria.
Di conseguenza, questa può essere consolidata e rivalorizzata solo con la salvaguardia e l’aumento delleentrate. Vale a dire, a condizione che la disoccupazione diminuisca, con la fine delle politiche di austeritàdei memorandum e l’attuazione di un piano di sviluppo e ricostruzione della produzione.
A condizione di colpire l’evasione fiscale e il lavoro nero, in modo da economizzare 8 miliardi di euroall’anno. A condizione che i salari comincino ad aumentare, con il ristabilimento dei contratti collettivi e ladrastica riduzione delle forme di lavoro flessibili a favore di impieghi stabili e a tempo pieno.
A condizione che sia ricapitalizzata, vale a dire che si rimedi al saccheggio continuo delle sue riserve diliquidità da parte di governi, banche e padronato. A condizione che sia valorizzato quanto rimane dellesue proprietà mobiliari e immobiliari in piena sicurezza, senza ricorrere a mezzi da casinò. A condizioneche il debito pubblico sia radicalmente annullato, per ristabilire le entrati pubbliche necessarie al suofinanziamento.
3- L’unificazione immediata delle casse pensioni può provocare instabilità nelle operazioni, inparticolare nell’assegnazione delle pensioni. In quale misura è esagerata l’idea che l’IKA [principaleente assicurativo] non può incassare lo choc di una unificazione immediata di tutte le casse con lasua organizzazione?
La creazione immediata di una supercassa delle pensioni principali, nel momento in cui i diritti deipensionati sono compressi verso il basso, provocherà un caos e una paralisi nel funzionamento enell’organizzazione; metterà al supplizio gli impiegati e gli assicurati sociali. Aumenterà il tempo di attesaper l’assegnazione delle pensioni e degraderà il loro livello. La disseminazione dei deficit delle casse diassicurazione più in difficoltà avrà conseguenze drammatiche per tutti i pensionati. Cambiamenti organicidi una tale ampiezza, altrove nel mondo si svolgono su un periodo transitorio da 3 a 10 anni, dopo undialogo con gli organismi degli assicurati sociali, dialogo che da noi non c’è stato.
4- In fin dei conti, il carattere ridistributivo dell’assicurazione sociale è rafforzato con la riformaproposta?
La proposta governativa rende definitivo il passaggio operato nelle leggi memorandarie 3863/2010 e 3865/2010, che implicava la sua soppressione con lo sdoppiamento della pensione principale tra unapensione nazionale e una pensione proporzionale; questo per mettere in applicazione l’impegno,derivante dal 3° memorandum, di legare più strettamente contributi e prestazioni; ciò che porta allatrasformazione del carattere pubblico, universale e ridistributivo dell’assicurazione sociale in un sistema dicapitalizzazione e di individualizzazione.
5- In fin dei conti, quale valore accordare alle affermazioni del governo che le piccole pensioni,lungi dal diminuire, registrano in qual che caso un leggero aumento?
La proposta governativa non è egualitaria ma distruttiva. Lungi dall’implicare aumenti per le piccolepensioni, le impoverisce ulteriormente.
Sopprime progressivamente, fino al 31/12/2019, l’EKAS [Indennità di solidarietà sociale per i pensionatiNdT] per i 300.000 piccoli pensionati che ne sono beneficiari, portandoli in tal modo al di sotto della sogliadi povertà estrema, con una diminuzione del reddito mensile di 193 € in media. In maniera generale,colpisce tutto il popolo e i giovani, ragione per la quale le resistenze sociali avranno le caratteristiche di unraduno popolare e precipiteranno le evoluzioni politiche.
6- I responsabili di Syriza sono stati, fino a qualche mese fa, vostri compagni. Oggi, membriimportanti di Laiki Enotita [Unità Popolare] parlano di Tsipras come di un traditore, consideranoche dovrà rendere dei conti per alcune delle sue scelte, delle quali è responsabile penalmente,parlano di una «giunta memorandaria». La sinistra non può sfuggire alle sue guerre civili?
Laiki Enotita non è impegnata in alcuna guerra civile contro chicchessia. Ha impegnato un rude scontropolitico con i memorandum dell’austerità, con l’umiliante tutela dei creditori e con i governi che lemettono in atto, indipendentemente dal modo in cui si definiscono politicamente. Il nostro scontro con ilgoverno Syriza-Anel si situa nella prospettiva della lotta per mettere fine all’applicazione deimemorandum, catastrofici per il popolo e il paese. E si situa soprattutto nella prospettiva di un’altra via,quella dell’attuazione di una politica alternativa, con l’abrogazione dei memorandum, l’annullamentoradicale del debito e la realizzazione di un piano di recupero produttivo.
7- Personalmente, considera che Tsipras abbia tradito, o che ha dato battaglia, è stato vinto e hacapitolato?
La scelta politica del primo ministro, di continuare i memorandum invece di rovesciarli, come si eraimpegnato, ha trasformato il fiero NO del popolo e dei giovani nel referendum del 5 luglio in un umilianteSÌ. Noi consideriamo che è catastrofica per il popolo e il paese, ma anche particolarmente infamante per lasinistra, in nome della quale il governo fa dei tagli nelle pensioni, impone politiche di racket fiscale esvende le infrastrutture e la ricchezza pubblica.
8- Avete promesso che presenterete un programma completo di uscita dall’euro, il famoso piano B.Quando sarà pronto?
È ormai dimostrato che nella zona euro non è lasciato alcuno spazio per attuare un programmaprogressista antimemorandum. Saremmo vittime del ricatto allo strangolamento finanziario con lostrumento della BCE. Per avere la possibilità di applicarlo bisognerà che la Grecia vada via.
Per la sopravvivenza del nostro popolo, abbiamo bisogno dello strumento di una moneta nazionale, perconquistare una politica monetaria indipendente, grazie alla quale potremo sostenere e alzare il livellodelle politiche sociali, rafforzare le esportazioni, sostituire le importazioni con prodotti locali, accrescere laproduzione agricola e il turismo, finanziare lo sviluppo e il recupero produttivo.
La transizione non sarà senza difficoltà, ma non ci sarà alcuna catastrofe, come pretendono i nostriavversari politici. La catastrofe è il proseguimento dei memorandum. Nella prossima conferenza difondazione di Laiki Enotita, completeremo la presentazione delle nostre proposte alternative.
Intervista di Dimitris Stratoulis sulle pensioni per il giornale Efimerida ton syndacton [Quotidiano deiredattori] 11 gennaio 2016.
Eric Toussaint, in qualità di coordinatore della commissione per la verità sul debito greco, ha incontrato Dimitris Stratoulis nel maggio 2015 per portargli sostegno nella sua opposizione alle pretese della troika in materia di attacchi al sistema pensionistico. Vedere : http://cadtm.org/Communique-d-Eric-Toussaint-suite .
Ufficio stampa di Laiki Enotita
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2- Zoe Konstantopoulou: «La Commissione per la Verità sul debito pubblico subisce una cacciapolitica da parte dei nuovi partigiani dei memorandum»
L’ex Presidente del Parlamento ellenico, Zoe Konstantopoulou, e due membri della Commissione per la Verità sul debito pubblico greco, Giorgos Kassimatis, professore onorario di diritto costituzionale, e Leonidas Vatikiotis, economista e giornalista, hanno presentato il 22 dicembre 2015, nel quadro di una conferenza stampa tenuta ad Atene nei locali dell’ordine degli avvocati, il lavoro svolto dal 20.09.2015dalla Commissione, la sua attività internazionale e le sue prossime iniziative.
In particolare, Zoe Konstantopoulou ha menzionato gli attacchi dei quali la Commissione per la Verità èstata oggetto da parte dell’attuale governo. In proposito ha informato della sparizione del rapportopreliminare della Commissione dal sito web del Parlamento, del modo in cui era stata annunciata la finedei lavori della Commissione – vicino aun vero «colpo di Stato», ma anche l’intrusione con effrazione negliuffici della Commissione e nel suo stesso ufficio, su ordine dell’attuale presidente del Parlamento, N.Voutsis. Ha anche detto che ha sporto denuncia a questo proposito.
«La Commissione per la Verità sul debito pubblico greco subisce una caccia alle streghe politica da partedei nuovi adepti dei memorandum» ha sottolineato Zoe Konstantopoulou, aggiungendo che il regime,dopo la recente adesione ai memorandum, ricorre a metodi autoritari e ad atti intimidatori senzaprecedenti. Ha anche fatto riferimento ai commenti ironici che il primo ministro ha recentemente tenutoalla tribuna del Parlamento, rispetto al carattere odioso e illegittimo del debito.
L’ex Presidente del Parlamento ha anche parlato dell’attività internazionale della Commissione e dellapresentazione del Rapporto nel quadro di conferenze internazionali della Commissione e presso istituzioniaccademiche. Più precisamente la Sig.ra Konstantopoulou ha partecipato a conferenze internazionali aBruxelles, Barcellona, Londra e Parigi, ed è stata la principale conferenziera in avvenimenti organizzatidall’università Columbia (New York) e dalla London School of Economics (Londra). La Sig.raKonstantopoulou ha detto che nel corso di tutti questi incontri erano stati distribuiti i rapporti dellaCommissione, e che iniziative simili e richieste di audit erano già state deposte in paesi come l’Argentina, la Spagna, la Tunisia, la Francia e il Regno Unito.
Infine ha parlato dell’incontro della Commissione con l’esperto indipendente delle Nazioni Unite sul debitoe i diritti umani, che ha indetto una conferenza stampa l’8/12/2015, nella quale ha sottolineatol’importanza della creazione della Commissione per la Verità sul debito pubblico greco, l’importanza deisuoi lavori, la necessità di continuare l’audit del debito, la necessità assoluta di un alleggerimento deldebito affinché i diritti dei cittadini siano protetti.
Riguardo al futuro della Commissione per la Verità sul debito, Zoe Konstantopoulou ha annunciato che èstato trovato un luogo per accogliere le riunioni della Commissione, vittima di una vera «persecuzionepolitica», poiché Yannis Mavros, – figlio di Giorgios Mavros – ha proposto l’ufficio di suo padre a titologratuito, affinché la Commissione vi abbia la sua sede e i suoi uffici. Ha anche annunciato che laCommissione sta per dotarsi di una nuova forma giuridica per proseguire i propri lavori senza esserecolpita dalla guerra e dalla persecuzione che subisce da parte del regime ormai aderente ai memorandum.
Traduzioni di Gigi Viglino
Fonte: http://antoniomoscato.altervista.org/index.php?option=com_content&view=article&id=2513:non-dimenticare-la-tragedia-della-grecia&catid=20:ipocrisie-e-dimenticanze&Itemid=31
Articoli apparsi per la prima volta su: http://cadtm.org/Interview-de-D-Stratoulis-Le, http://cadtm.org/Zoe-Konstantopoulou-La-Commission