Il CADTM si appella ai parlamentari europei per votare contro il nuovo prestito dell’UE alla Tunisia e chiede la sospensione immediata del rimborso del debito tunisino

di CADTM Internazionale- Il 13 febbraio, la commissione del Parlamento europeo responsabile del commercio internazionale ha dato il suo via libera affinché l’Unione europea (UE) conceda un prestito di 300 milioni di euro alla Tunisia, a determinate condizioni. Il governo tunisino deve, secondo il progetto di risoluzione approvato dalla commissione del Parlamento europeo, applicare alla lettera le misure di austerità dettate dal FMI. Questo progetto sarà esaminato dal Parlamento europeo in seduta plenaria il prossimo 16 aprile.

 Secondo il CADTM, questo progetto di prestito va contro gli interessi del popolo tunisino e gli impegni assunti dall’UE in seguito alle rivolte popolari del 2011 nel Nord Africa.

 Nei fatti, se il prestito venisse approvato dal Parlamento europeo, esso appesantirebbe ulteriormente il peso del debito tunisino a scapito di altre spese vitali per la popolazione. A titolo esemplificativo, lo Stato tunisino ha già pianificato di spendere quest’anno due miliardi di euro per pagare il suo debito estero. Questo ammontare è 3 volte il budget destinato alla salute e più di 7 volte il budgest previsto per la formazione professionale e l’impiego!

 Lungi dal sostenere lo sviluppo della Tunisia, questo prestito è destinato a imporre una “cura d’austerità” al popolo tunisino poiché il suo obiettivo è quello di “sostenere gli sforzi per un consolidamento di bilancio e di stabilizzazione estera nei limiti previsti dal programma FMI1″.

 Ricordiamo che nel 2013, il governo di transizione della Tunisia ha concordato con il FMI un programma di assestamento strutturale di 3 anni, che prevede tra l’altro, la ricapitalizzazione delle banche tunisine, la riforma del codice del lavoro, il congelamento degli stipendi e della creazione d’impiego nel settore pubblico, la riforma sulle pensioni e sull’assicurazione sanitaria, il calo d’imposte sulle società ed ancora la riduzione del 22% dei sussidi all’energia e ai prodotti alimentari di base. È precisamente contro queste misure che un movimento di protesta popolare si è diffuso in tutta la Tunisia all’inizio di gennaio, facendo indietreggiare il governo provvisorio, che ha optato per una sospensione delle nuove tasse nel settore dei trasporti.

 L’applicazione di queste misure di austerità da parte della Tunisia costituisce una condizione esplicita del progetto di finanziamento dell’Unione Europea dato che “gli esborsi sono subordinati ai risultati positivi dei controlli d’attuazione del programma previsti dall’accordo di conferma del FMI”. Spetterà alla Commissione europea verificare che tutte le condizioni siano soddisfatte secondo questo progetto di prestito… In altre parole, il governo tunisino dovrà applicare sotto la tutela del FMI e della Commissione europea, una politica di austerità che impoverirà ulteriormente la popolazione.

 Ecco perché il CADTM invita i parlamentari europei a:

 – votare contro questo progetto di prestito;

– concedere un aiuto alla Tunisia, integralmente composto da donazioni, senza condizioni;

– rispettare i propri impegni riguardo alla sospensione del rimborso del debito estero della Tunisia verso i creditori europei, affinchè venga realizzato un audit di tale debito.

 Nel 2011, più di 100 parlamentari europei hanno firmato questo appello lanciato dal CADTM e dagli eurodeputati Marie-Christine Vergiat e Gabi Zimmer. Tale revisione dovrebbe portare alla cancellazione incondizionata della parte “odiosa” e illegittima di questo debito. Ricordiamo che il Parlamento europeo ha adottato il 10 maggio 2012 una risoluzione che “giudica odioso il debito estero del Nord Africa e dei paesi del Medio Oriente riconoscendo che è esso stato accumulato da regimi dittatoriali, principalmente al fine dell’arricchimento personale di élite politiche ed economiche e dell’acquisto di armi, spesso usate contro il loro stesso popolo”.

 Traduzione di Francesca Migliorini

Fonte: http://www.perunanuovafinanzapubblica.it/il-cadtm-si-appella-ai-parlamentari-europei-per-votare-contro-il-nuovo-prestito-dellue-alla-tunisia-e-chiede-la-sospensione-immediata-del-rimborso-del-debito-tunisino/