Report approfondimento "Come costruire una CDP pubblica, sociale, territoriale e partecipativa".
Giornata di approfondimento su Cassa Depositi e Prestiti, Roma sabato 1 febbraio 14 presso SCUP
Gruppo di lavoro 3 | COME COSTRUIRE UNA CDP PUBBLICA, SOCIALE, TERRITORIALE E PARTECIPATIVA |
possibili declinazioni | organizzazione decentrata della Cdporganizzazione territoriale della Cdpmodalità di governo territoriale di Cdpmodalità di partecipazione territoriale di Cdp |
Materiale e documenti preparatori | Proposta di legge nazionale d’iniziativa popolare(in particolare art 9 e seguenti) |
Accompagnano il lavoro del gruppo | Antonio TricaricoAnna Maria BruniKatya Mastantuono |
Presenti
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Chiara e Cesare – attac – NapoliValeria – Communia – RomaCristina Loriga – Forum Finanza Pubblica e sociale e coordinamento per l’acqua – RomaRoberto Errico – Spazi Liberati e Forum Finanza Pubblica e sociale – FirenzeAnna Maria Bruni – rete delle città in comune – RomaAntonio Tricarico – Recommon e Forum Finanza Pubblica e sociale
Marco Villa – Terracina Social Forum Andrea Maggi – coord Acqua ROMA Percorso Ex Lavanderia MonteMario Manuela Balivo – percorsi di AltraEconomia GAS – ROMA Katya Mastantuono – AnconaBeneComune Comitato Ancona Partecipa e REES Marche Ornella e due amiche – Communia e percorsi di relazione comunità di S. Paolo – interessate ai temi dell’economia e della finanza sociale Vincenzo Miliucci – comitato Acqua Forum Finanza Pubblica e Sociale – ROMA Giovanni Abbagnato – LabZeta, Movimenti antimafia, comitato per la casa, Banca Etica – PALERMO Luciana Cervati CS La Torre coord acqua – quartiere con primo distacco acqua – ROMA
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PREMESSE | Nel compito di ripensare una cdp come strumento e leva di sviluppo diffuso e sostenibile era inevitabile partire quindi da alcune premesse comuni-Denuncia delle incompatibilità delle compatibilità imposte (fiscal compact, legge di stabilità, poitiche di auterità, annientamento delle politiche di Welfare e macelleria sociale, svendita patrimonio demaniale e degli enti locali, negazione di risorse per scuola e cultura, abbandono del territorio e delle economie dei luoghi,….)-Partire dai movimenti nei territori e dalle specifiche alleanze, diverse da luogo a luogo-connettere lotte ed istanze a livello locale per avere forza reale per costruire una utopia reale |
AZIONI CONCRETE da qui ad un anno | CAMPAGNAOccorre tempo per avviare una adeguata informazione e preparazione culturaleLa CAMPAGNA di informazione e sensibilizzazione è fondamentale e occorre raggiungere tuttiLa campagna è ostica perché la problematica pare ostica e tecnica ma in realtà è LA campagna di tutte le campagne perché a differenza dell’acqua, è meno empatica.Dovrà essere differenziata.Banchetti, sportelli informativi, essere anche somministrata a PILLOLE – piccole dosi costanti e frequenti – dovrà essere una campagna Pro e una campagna CONTRO e prendere spunto da situazioni concrete di casi e politiche territoriali
CASI TERRITORIALI Si propone di individuare alcuni casi territoriali, di particolare rilevanza nazionale, che mettano in assoluta evidenza le opportunità potenziali che potrebbero essere offerte da una CDP teritoriale partecipata e sociale contrapponendo gli effetti della privatizzazione della stessa e delle poste in particolare
Descrizione di uno dei possibili casi . FINCANTIERI Ancona (FINTECNA/CDP) ma presente in 8 regioni. Nel Cantiere di ancona 500 su 1800 gli attualmenti occupati gli altri in cassa integrazione senza parlare dell’indotto. FIOM e i lavoratori elaborano una progettualità completa di piano industriale per una conversione dolce di un ramo di attività sviluppando l’idea di produzione di energia elettrica nel porto a risposta/vantaggio/eliminazione della prima piattaforma inquinante della città. Il progetto dovrebbe essere presentato a CDP. Il progetto viene bloccato sul nascere : i soliti noti. |
VISIONE | Punti cardini di una nuova visione per la CDP che vorrei:– caratterizzazione territoriale (decentramento decisionale, operativo e partecipativo)- essere strumento per gli investimenti locali e sviluppo sostenibile locale (ALTERATIVITA’) e di contrasto al sistema economico e finanziario globale (ALTERNATIVITA’)- capillarità e diffusione anche in contesti rurali (le poste hanno servizi diffusi – gli sportelli postali potrebbero ospitare sezioni cdp territoriali)- attivare una filiera corta delle risorse e del risparmio- assegnazione di scopo e premiante delle risorse anche attraverso una valutazione partecipata delle ricadute in termini socio-ambientali degli investimenti |
PROFILO POLITICO e STRATEGIA | Occorre comprendere interlocutori e controparti, strumenti e tempi.Se l’azione parte dai territori occorrerà rispettare le priorità di ciscun o di essi altrimenti occorre creare una strategia condivisa che possa facilmente essere calata a livello locale aldilà delle vertenze territoriali.Si propone un MIX che proponga la seguennte duplice azioneAppoggiare azioni locali di forte pressione e resistenza cercando di intervenire con una profonda azione di penetrazione presso gli ENTI LOCALI (agendo attraversole minoranze le forze di opposizioni vicine, le reti cittadine …) FORZANDO e crendo una leva ALTERATIVA rispetto lo status di una CDP RUBAVALORI
Appoggiare esperienze di circuiti virtuosi che decidono di implementare meccanismi autonomi di interlocuzione con CDP (es. Rete dei comuni virtuosi che creano un loro soggetto finanziario dedicato) e confliggono con la CDP attuale in una leva ALTERNATIVA |
STRUMENTI per | Lo strumento identificato è il RISPARMIO di SCOPO (buoni fruttiferi dedicati e libretti di risparmio con assegnazione di estinazione) |
MODALITA’ per | CONOSCERE, VALUTARE. IMPLEMENTARE le buone pratiche esistentiSTABILIRE SOLIDE ALLEANZE : attivarne di nuove (dipendenti poste e lavoratori società area cdp), consolidare quelle esistenti (reti già operanti a tutela dei diritti e dei beni comuni) e chi opera e ha sensibilità in ambito economico (reti di economia solidale, altraEconomia e finanza etica, imprese eticamente orientate)SALVAGUARDARE LA PLURALITA’ delle ALLEANZE attivando modalità INCLUSIVE |
CRITICITA’ | SPINTA POLITICA e MOTIVAZIONALEL’energia profusa e il NON recepimento dell’esito referendum su Acqua ha determinatouna delusione tra gli attivisti. Occorre rimotivare e rilanciare ma soperattutto occorre porsi il problema del nodo della rappresentanza politica di questa azioneVERTICI delle ORGANIZZAZIONISe a livello locale è abbastanza semplice connettere realtà formlai e informali è sempre molto complesso e frustrante connettrne i vertici (organizzazioni sindacali, associazioni nazionali,…) per diverse tattiche e per narcisismi nelle fasi di gestione delle azioni comuni. |
BENEFICIARI della CDP che vorrei… | -Imprenditoria medio piccola-enti locali territorialmente meritevoliopera socialmente economicamente ed ambientalmente capaci di futuro- privati (?) |
ATTENZIONI | Distinguere i comuni piccoli e terroriali dai grandi centri urbani con specificità e necessità diverse |